VITA IN LA MINORE
Il silenzio di un inizio…
Il martirio di un’idea… soffoca, unisce disordinatamente...
Ma tutto è chiaro… riesce persino a riconoscerlo, lo sente, …si, lo sente! È dentro di lui!
Lo riabbandona, ma ritorna fedele, come il cane al suo padrone,
…..gli appartiene!! Lo sente!
L’indecisione di scrivere o capire, pensare o eseguire…….
Gli occhi semichiusi, immagine assente, ritratto disperso ma nello stesso tempo stilistico.
Capo chinato…i capelli si inumidiscono adagiandosi sul suo volto sudato.
Si chiudono gli occhi, pian piano la mano si alza, lasciando il ginocchio che prima stringeva
come se fosse la causa della sua confusione!
La mano si alza dolcemente, come se stesse sfiorando un velo di seta nell’aria, l’indice come se puntasse qualcosa,
un punto indefinibile, le altre dita leggermente ricurvate facendo piccoli movimenti… per poi scendere e risalire……
Il capo leggermente si china lateralmente, gli occhi sempre chiusi ma piu’ persuasivi, s’inarcano le sopracciglia,
si alza l’altra mano che prima stava appoggiata sull’enorme cassa armonica e con deliberazione e decisione,
come se fosse un martello, si precipita su quei tasti bianchi e neri di avorio, impolverati da tempo…..
un suono prolungato fa intonare e fondere con la mente, l’accordo in La minore.
La mano destra, che prima danzava in aria dolcemente, arriva decisa improvvisando una scala armonica….
per poi finire con una nota alta e prolungata.
È l’inizio!
Le sue dita danzano su quei tasti, e così tante note che si uniscono, si intrecciano, decise, accattivanti,
continuando grintosamente quasi a non lasciare spazio al tempo. Emozioni avvincenti. Poi finisce…
dissolvendosi lentamente…
come un’onda ….
Come la vita.
Apennaf