Oggi scrivo...non so bene cosa dire, ma so che la scrittura mi aiuta.
Scrivere è utile per esprimere tutto il rumore che è ben chiuso dentro me...è un rumore assordante ma che, paradossalmente, nessuno percepisce, e io mi guardo bene dal non disturbare la tranquillità altrui...non serve.
Con la scrittura mi sento libera, viva; è solo così che riesco, per un solo e piccolo istante, a far tacere quel frastuono che mi logora.
Mentre scrivo lacrime solcano il mio viso e allora scrivo, scrivo ancora...questa volta non mi aiuterà, perchè la mia libertà è altrove.
Questa volta le mie parole non devono restare nero su bianco, voglio urlare ciò che desidero e uscire da questa prigione per andare incontro ad una libertà incondizionata.
Avrei milioni di parole da scrivere, una per ogni emozione che sento, ma le emozioni sono talmente tante e contrastanti tra loro che non riuscirei a descriverle in modo chiaro e, francamente, mi interessa poco descriverle...vorrei solo viverle.
Dicono che provare forti emozioni aiuti a vivere meglio...cazzate. Aiutano a vivere meglio quando, tali emozioni, possono essere esternate...già! Esternare! Quanto è difficile farlo, quanto è pericoloso farlo, ed è proprio in virtù di questi due fattori che si crea quel frastuono interiore, un frastuono inutile che potrebbe essere evitato se solo si avesse la forza e il coraggio di vivere appieno, fino in fondo ciò che si prova.
E continuo a scrivere, continuo a piangere, continuo a comprendere che, per quanto dolorose e incomprensibili possano essere, provo determinate emozioni...non posso e non voglio ignorarle, questa volta non lo farò...questa volta le mie parole non resteranno solo parole.